La Neàpolis

Il significato culturale della tragedia

Sin dalle sue fasi primitive, l’uomo ha cercato di allontanare la paura verso gli elementi naturali attraverso le danze e i canti.
Già in questi riti erano presenti due degli elementi fondanti del teatro: la gestualità e la mimica.
Con la nascita del teatro nella tradizione greca, nasceva lo spazio teatrale in cui avveniva la rappresentazione oltre alla rappresentazione teatrale, connessa al testo e all’autore di teatro.
La sua importanza sociale è molto evidente se si tiene conto della cura e dell’impegno architettonico posti nella costruzione dei teatri, come nel caso del Teatro Greco siracusano, e nella realizzazione di antichi costumi e maschere .
La natura e la storia della tragedia si collocano all’interno di tradizioni precedenti: l’epica e la lirica, da cui derivano sia gli strumenti espressivi, come la metrica, sia i contenuti, di carattere prettamente mitologico. L'esperienza teatrale rappresentava un momento di condivisione di un dramma in cui era coinvolta l’intera città e dunque lo scopo della tragedia non era soltanto spettacolare.
Il primo elemento della rappresentazione era, infatti, il dolore: era messa in scena la sofferenza di un eroe posto in difficoltà di fronte le prove della sua esistenza.
Tipico dell’intreccio della tragedia era anche il momento della decisione del personaggio, il quale veniva messo di fronte a due possibilità ugualmente dolorose, ponendo in luce il concetto di libertà dell’uomo e, al contempo, della sua limitatezza.
Il terzo elemento fondamentale nello sviluppo della tragedia greca era infatti il destino: se da un lato l’uomo greco appariva libero di agire, dall’altro incombevano forze esterne a cui era impossibile sottrarsi, come la volontà degli dei o i vincoli imposti dalla comunità.
Secondo il filosofo greco Aristotele , la tragedia greca produceva sul suo pubblico una forma purificazione chiamata catarsi , che poteva assumere un valore magico, psicologico o medico.

La fortificazione spagnola

Il Palazzo del Senato

La Cultura di Pantalica

Il significato culturale della tragedia

Piazza del Duomo: un luogo sacro degli antichi greci

Il Castello Maniace

L’interno del Duomo di Ortigia

Il Teatro Greco di Siracusa

L’Athènaion del tiranno Gelóne

Le Venationes

La Cattedrale di Siracusa

Le mura Dionigiane: un capolavoro di ingegneria greca

Siracusa durante la tirannide di Dionigi

Ortigia. La Venere che sorge dalle acque del mare

La Neàpolis dal passato a oggi

La Giudècca, il cuore ebraico nascosto di Siracusa

L’architettura della Piazza

Luogo di incontro di mari e civiltà

Le catacombe di San Giovanni

Pantalica bizantina

Nel regno del re Hyblon: Pantalica tra storia e leggenda

L’Orecchio di Dionìsio e la Grotta dei Cordari

La chiesa di San Giovanni alle Catacombe

Tempio di Apollo

Gli spettacoli gladiatori

Leggende e magici echi nelle Latomìe di Siracusa

La Chiesa di Santa Lucia alla Badia

Il Museion e la grotta del Ninfèo

Ebrei popolo errante

Pantalica: dove la natura e la storia si fondono

L’ara di Ieróne II: luogo di sangue e di fuoco

L’Anfiteatro romano

Il Castello Eurìalo

I bagni ebraici: il miqveh di Casa Blanca

Cripta di San Marciano

Le funzioni del Castel Maniace

Tracce del Cristianesimo a Siracusa

La Siracusa romana, potenza militare grazie al genio di Archimede