La monumentalizzazione di Akragas

La vegetazione dei Giardini

Nel 2001 il Fondo Ambiente Italiano ha iniziato gli interventi di recupero di questa area rigogliosa di piante e fiori, tanto che oggi il giardino della Kolymbèthra è ricco di una vegetazione cosi variegata da ospitare tipologie di agrumeti già presenti, addirittura, in epoca medievale.
Nelle parti più alte della valle si trovano le piante tipiche della macchia mediterranea: il mirto, il lentisco, la ginestra, la palma nana… con i loro deliziosi aromi profumano l’aria circostante e regalano meravigliose composizioni di colori che ricordano il calore della Sicilia. Verso la zona più scoscesa della valle, invece, dove arriva l’acqua degli antichi sistemi di irrigazione feaci, si trovano pioppi e tamerici, oltre a un meraviglioso agrumeto con diverse varietà di mandarini, aranci e limoni.Gli agrumi della Valle
Il giardino è, inoltre, invaso di specie tipiche del territorio come i fichidindia, i mandorli , i gelsi, i carrubi e i giganteschi olivi saraceni ; in un’altra area, invece, è presente un orto per la coltivazione stagionale di melanzane, cavoli, peperoni, pomodori e zucchine.

Il Tempio di Asclépio

Il Tempio di Giunone

Akragas, città della bellezza

Il rinforzo dei bastioni naturali

Empedocle, il politico filosofo

Il primo insediamento: la fondazione di Akragas

Dai culti pagani ai culti cristiani: la Chiesa di San Gregorio e il cimitero cristiano, la via dei sepolcri

Akragas alle origini

I sacrifici per le dee che rendono fertili i campi

I misteri eleusini

La vegetazione dei Giardini

Un monumento per la vittoria su Cartagine: il tempio di Zeus Olimpio

Falàride, il terribile tiranno

Il Tempio della Concordia

Il museo vivente del Mandorlo

Il Tempio di Demetra

I giardini della Kolymbèthra

Il Tempio di Èracle

Il Santuario di Asclépio: un luogo di accoglienza per i malati

Le mura di Akragas nel V sec a.C.

Il santuario delle divinità Ctonie

L’eroe delle dodici fatiche

Le vivaci decorazioni del tempio

La più bella città dei mortali

Il culto di Demetra e Persefone

Teróne, tiranno delle arti e delle vittorie