La Val Calanna

Le “tacche” della neve

Prima dell’avvento dell’energia elettrica, la neve caduta sulle montagne costituiva un’importante risorsa, sia per la conservazione degli alimenti che per la preparazione di granite e gelati.
Sull’Etna anfratti, fosse naturali e grotte vulcaniche erano, sovente, utilizzate proprio per raccogliere e conservare il più a lungo possibile la neve. Queste cavità, insieme a quelle appositamente costruite dall’uomo per tale scopo, venivano chiamate “neviere”.
Con il termine “nivaroli” si indicavano, invece, coloro che per mestiere svolgevano le operazioni necessarie per la raccolta, la conservazione e il trasporto della neve.
Tramite opportuni accorgimenti i nivaroli, dopo aver raccolto la neve all’interno delle cavità, provvedevano a compattarla, con i piedi e battendola con le pale fino a renderla solida.
In estate, la neve ghiacciata veniva divisa in blocchi e trasportata verso le città.
Per il trasporto, i blocchi di ghiaccio venivano prima ricoperti di felci e foglie di castagno, in seguito avvolti in sacchi per meglio proteggerli dal caldo e permetterne il carico sui muli e sui carretti.
A quei tempi, la neve dell’Etna non solo raggiungeva le città vicine, ma veniva anche imbarcata sulle navi per essere venduta in altre parti d’Italia e perfino a Malta!

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

Etna, terroir vinicolo d’eccellenza

I sensi raccontano la Val Calanna

Un Vulcano in continua evoluzione

Il fiume Aci

I Malavoglia

I sensi raccontano Torre del Filosofo

Etna, la montagna vivente

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

Un insieme faunistico ancora tutto da scoprire

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

Acireale e le sue “timpe”

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

L’Etna: un meraviglioso insieme di microclimi e di vegetazione

L’eruzione del 1669 a Catania

I diversi nomi della “Muntagna”

La continua evoluzione dei Crateri Sommitali Etnei

I sensi raccontano Acireale

I sensi raccontano i Crateri Sommitali

I sensi raccontano la Valle del Leone

I sensi raccontano i Monti Rossi

Il Grand Tour in Sicilia

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

L’attività dei Crateri Sommitali tra il 2011 e il 2019

Il monitoraggio vulcanico e la previsione delle eruzioni

La Valle del Leone e l’Ellittico

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

Le “tacche” della neve

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

L’eruzione del 2001 dell’Etna, dove l’approccio con i vulcani è cambiato

Il Belvedere Etneo

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

Le prime manifestazioni vulcaniche Etnee tra Acicastello ed Acitrezza