Il Monte Etna

I diversi nomi della “Muntagna”

Il nome Etna è legato indissolubilmente a storie, miti e leggende.
E come tutto ciò che affonda le sue radici in miti e leggende, è difficile trovare una soluzione univoca.
In greco, il nome Etna è femminile (Αἰτνα). Esso è il nome di una ninfa, figlia di Urano e di Gea (il Cielo e la Terra) o del Titano Oceano, o del Gigante Briaréo.
Secondo alcune leggende, Aitna si unì un giorno ad Efesto, il dio del fuoco , e da tale unione nacquero i Palici, due gemelli robusti che, con i ciclopi, lo aiutarono nel suo lavoro di fabbro celeste.
Secondo altri racconti invece, i Palici sarebbero figli di Zeus e Talia, figlia di Efesto.
Altre ipotesi, fanno derivare Aitna da αἵυο, verbo che esprime l’azione di bruciare con intenso calore, collegando l’origine del nome “Etna” ai colonizzatori greci, nel VII secolo a.C.
Le popolazioni che si succedettero sull’isola, diedero al maestoso vulcano altri nomi.
I saraceni, durante la loro dominazione sulla Sicilia intorno all’anno 1000, lo chiamarono “Giabal Huthamet” che significa monte di fuoco. La parola Giabal, che in Arabo significa “Monte” subì molti cambiamenti, divenendo Gibel.
Durante la dominazione francese da parte di Re Carlo d’Angiò nel XIII secolo, alla parola Gibel venne affiancato il corrispettivo francese di monte, ossia Mons. L’Etna divenne quindi “Mons Gibel”, un evidente caso di sinonimìa dalla traduzione “Monte Montagna”.
Nel Medioevo Mons Gibel si è trasformato in Mongibello, nome con cui si usa ancora oggi, localmente, chiamare questo meraviglioso vulcano.

L’eruzione del 1669 a Catania

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

Le prime manifestazioni vulcaniche Etnee tra Acicastello ed Acitrezza

L’attività dei Crateri Sommitali tra il 2011 e il 2019

I sensi raccontano i Monti Rossi

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

L’eruzione del 2001 dell’Etna, dove l’approccio con i vulcani è cambiato

I sensi raccontano Torre del Filosofo

Il fiume Aci

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

Etna, terroir vinicolo d’eccellenza

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

Il Grand Tour in Sicilia

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

Il monitoraggio vulcanico e la previsione delle eruzioni

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

Un Vulcano in continua evoluzione

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La Valle del Leone e l’Ellittico

Le “tacche” della neve

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

I sensi raccontano i Crateri Sommitali

L’Etna: un meraviglioso insieme di microclimi e di vegetazione

Il Belvedere Etneo

Etna, la montagna vivente

La continua evoluzione dei Crateri Sommitali Etnei

I diversi nomi della “Muntagna”

I sensi raccontano la Valle del Leone

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

Acireale e le sue “timpe”

Un insieme faunistico ancora tutto da scoprire

I sensi raccontano la Val Calanna

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

I Malavoglia

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669