I Crateri Sommitali Etnei

L’attività dei Crateri sommitali tra il 2011 e il 2019

L’attività dell’Etna durante gli ultimi 500 anni è stata molto varia, sia nelle tipologie di eruzioni che nella loro frequenza e nei volumi emessi.
Il periodo di maggiore attività, in termini di volumi e frequenza di eruzioni, è stato sicuramente il XVII secolo, quando in meno di cento anni sono stati emessi circa 3 km3 di lava (basti pensare che dal 1689 al 1971 ne sono stati emessi meno di 1 km3). Dopo questo periodo di elevata attività, culminato con l’eruzione del 1669, non ci sono stati più eventi con grandi volumi fino al 1971, e anche la loro frequenza è diminuita. L’unica eruzione particolare e degna di nota in questo periodo è quella che nel 1928 ha distrutto il paese di Mascali.
Dopo il 1971 si è osservato un aumento della frequenza di eventi eruttivi e dei loro volumi emessi. Ecco allora le importanti eruzioni del 1983, 1991-1993, fino ad arrivare al ciclo eruttivo delle grandi eruzioni maggiori del 2001, 2002-03, 2004-05, 2006 e 2008-10. Queste sono state caratterizzate da attività esplosiva di tipo stromboliano accompagnata dall’emissione di abbondanti colate laviche, per lo più versatesi nella Valle del Bove. Dal 2011 invece si è assistito all’aumento di eventi stromboliani di tipo parossistici , con l’emissione nell’atmosfera di grandi quantità di ceneri attraverso la formazione di fontane di lava alte anche più di 1 chilometro.
Tale tipo di attività, attraverso cui il vulcano riesce a “smaltire” il magma proveniente dal mantello terrestre, dal 2019 sta prevenendo la formazione di grandi eruzioni laterali o sub-terminali.eruzione dicembre 2015

I diversi nomi della “Muntagna”

Il primo tentativo al mondo (quasi riuscito) di fermare una colata lavica: l’eruzione del 1991-93

Perché l’Etna è uno dei vulcani più studiati al mondo?

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

La montagna vivente

I Malavoglia

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

L’eruzione del 2001 dell’Etna, quando la Montagna sembrava viva

Un vulcano in continua evoluzione

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

Il Grand Tour in Sicilia

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

I sensi raccontano la Val Calanna

La continua evoluzione dei Crateri sommitali Etnei

Acireale e le sue “timpe”

I primi edifici vulcanici dell’Etna, tra Acicastello ed Acitrezza

L’attività dei Crateri sommitali tra il 2011 e il 2019

I sensi raccontano la Valle del Leone

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

I sensi raccontano Acireale

Le “tacche” della neve

Etna, un laboratorio naturale dove svolgere esperimenti

L’eruzione del 1669 a Catania

I sensi raccontano I Monti Rossi

La Valle del Leone e l’Ellittico

I sensi raccontano i Crateri sommitali Etnei

Il Belvedere Etneo

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

Una fauna ancora tutta da scoprire

L’Etna: un meraviglioso insieme di diversi tipi di flora

Il fiume Aci

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

I sensi raccontano Torre del filosofo

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669