Torre del filosofo

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

Nei secoli passati non si aveva molta percezione di quello che potesse essere il reale rischio associato alla presenza di un vulcano come l’Etna. Per questo motivo, sono stati costruiti rifugi a diverse quote del vulcano, anche in zone in cui oggi mai si penserebbe di costruire.
Il più antico rifugio è stato ritrovato a quota 2920 metri, alla base dei Crateri Sommitali, in un piccolo colle denominato Torre del Filosofo.
Si narra che i ruderi di questo rifugio, ora coperti totalmente dalle lave recenti, fossero quelli di ricovero del filosofo Empedocle, da cui ha preso il nome questa zona. Oltre ai vari ricoveri costruiti nelle grotte Etnee, utilizzate dai viaggiatori di tutta Europa fino alla fine del 1700 tra la fine del XIX e il XX secolo, ne sono stati realizzati altri sull’Etna, a tutte le quote possibili.
La Casa Inglese Uno degli edifici storici, oltre l’Osservatorio Etneo sull’alto versante Nord Est, è “La Casa degli Inglesi”. Nel 1804 lo studioso Mario Gemmellaro fece costruire, a proprie spese, una modesta casupola nel pianoro adiacente ai ruderi della Torre del Filosofo e battezzò tale ricovero “La Gratissima”.
Il fratello Carlo, che fra i tanti suoi impegni era anche medico a servizio della flotta britannica di stanza a Messina, ebbe modo nel 1811 di accompagnare in escursione al cratere alcuni ufficiali di Sua Maestà e di farli alloggiare presso la Gratissima.
Questi, riconoscenti e affascinati dal viaggio, offrirono un contributo per la costruzione di un edificio più ampio e comodo, situato accanto al primo, che fu chiamato in loro ricordo “Casa degli Inglesi”, utilizzato, in seguito, per oltre mezzo secolo.crateri da Torre del Filosofo
Nel 1960 fu costruito un rifugio dedicato ad Empedocle, filosofo agrigentino, e anche la zona venne così chiamata in suo ricordo. Tale rifugio è stato, successivamente, rimodernato ed utilizzato come base per gli studiosi provenienti da ogni parte del  mondo per tutta la fine del XX secolo, prima di essere parzialmente sepolto dalle colate eruttive del 2001.
Dopo questo evento, ne sono rimasti visibili solo parte del tetto e le antenne montate su di esso.
Dopo l’eruzione del 2002-03, di esso è scomparsa ogni traccia.

I sensi raccontano la Val Calanna

Acireale e le sue “timpe”

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

Un Vulcano in continua evoluzione

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

Il Belvedere Etneo

Etna, terroir vinicolo d’eccellenza

I sensi raccontano i Crateri Sommitali

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

I Malavoglia

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

L’attività dei Crateri Sommitali tra il 2011 e il 2019

I sensi raccontano Torre del Filosofo

L’Etna: un meraviglioso insieme di microclimi e di vegetazione

Le “tacche” della neve

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

I sensi raccontano Acireale

L’eruzione del 1669 a Catania

Il monitoraggio vulcanico e la previsione delle eruzioni

Il fiume Aci

Il Grand Tour in Sicilia

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

L’eruzione del 2001 dell’Etna, dove l’approccio con i vulcani è cambiato

La continua evoluzione dei Crateri Sommitali Etnei

I diversi nomi della “Muntagna”

Un insieme faunistico ancora tutto da scoprire

Le prime manifestazioni vulcaniche Etnee tra Acicastello ed Acitrezza

I sensi raccontano la Valle del Leone

Etna, la montagna vivente

I sensi raccontano i Monti Rossi

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

La Valle del Leone e l’Ellittico

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)