La montagna vivente

Introduzione al percorso


Il percorso didattico proposto ripercorre la storia vulcanologica dell’Etna, a partire dai suoi inizi 500.000 anni fa, fino ad arrivare alle ultimissime eruzioni. Si andrà a vedere come il vulcano abbia cambiato nel corso dei millenni la sua posizione, modificando continuamente la tipologia di attività vulcanica, forme e colori, facendogli meritare a pieno titolo la definizione di “Montagna vivente”.
Il vulcano Etna è caratterizzato da una attività eruttiva, praticamente costante dai suoi crateri sommitali, e da periodiche emissioni di colate laviche, dalle zone a più bassa quota.
Tutte caratteristiche che hanno portato negli ultimi 50 anni, ossia alla nascita della disciplina scientifica della Vulcanologia, l’Etna a candidarsi come uno dei laboratori naturali più conosciuti ed utilizzati al mondo. Queste sono anche le ragioni che hanno portato, nel 2013, ad inserire l’Etna nella World Heritage List dell’UNESCO.
Il percorso didattico va quindi ad individuare le zone attuali, dell’apparato Etneo, ove è ancora possibile poter osservare la grandezza delle eruzioni passate e, come, le forme e i colori creati abbiano influito anche sugli usi, costumi e tradizioni delle popolazioni che hanno vissuto alle sue pendici. Ci si concentrerà, inoltre, su luoghi dalla bellezza paesaggistica unici e, forse anche non conosciuti dalla maggior parte delle migliaia di turisti, che ogni anno visitano la “Montagna”.
Si preannuncia, quindi, un percorso che può suscitare, nei visitatori, emozioni e suggestioni che portano al desiderio di andare a visitare fisicamente i luoghi ripercorsi.

La continua evoluzione dei Crateri sommitali Etnei

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

I sensi raccontano i Crateri sommitali Etnei

I sensi raccontano la Valle del Leone

I primi edifici vulcanici dell’Etna, tra Acicastello ed Acitrezza

I sensi raccontano Torre del filosofo

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

Il Grand Tour in Sicilia

Etna, un laboratorio naturale dove svolgere esperimenti

L’eruzione del 1669 a Catania

I sensi raccontano la Val Calanna

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

Un vulcano in continua evoluzione

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

L’attività dei Crateri sommitali tra il 2011 e il 2019

La montagna vivente

I Malavoglia

L’eruzione del 2001 dell’Etna, quando la Montagna sembrava viva

I diversi nomi della “Muntagna”

La Valle del Leone e l’Ellittico

Una fauna ancora tutta da scoprire

Il Belvedere Etneo

Il primo tentativo al mondo (quasi riuscito) di fermare una colata lavica: l’eruzione del 1991-93

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

I sensi raccontano Acireale

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

Il fiume Aci

Perché l’Etna è uno dei vulcani più studiati al mondo?

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

Acireale e le sue “timpe”

I sensi raccontano I Monti Rossi

Le “tacche” della neve

L’Etna: un meraviglioso insieme di diversi tipi di flora