La montagna vivente

Introduzione al percorso


Il percorso didattico proposto ripercorre la storia vulcanologica dell’Etna, a partire dai suoi inizi 500.000 anni fa, fino ad arrivare alle ultimissime eruzioni. Si andrà a vedere come il vulcano abbia cambiato nel corso dei millenni la sua posizione, modificando continuamente la tipologia di attività vulcanica, forme e colori, facendogli meritare a pieno titolo la definizione di “Montagna vivente”.
Il vulcano Etna è caratterizzato da una attività eruttiva, praticamente costante dai suoi crateri sommitali, e da periodiche emissioni di colate laviche, dalle zone a più bassa quota.
Tutte caratteristiche che hanno portato negli ultimi 50 anni, ossia alla nascita della disciplina scientifica della Vulcanologia, l’Etna a candidarsi come uno dei laboratori naturali più conosciuti ed utilizzati al mondo. Queste sono anche le ragioni che hanno portato, nel 2013, ad inserire l’Etna nella World Heritage List dell’UNESCO.
Il percorso didattico va quindi ad individuare le zone attuali, dell’apparato Etneo, ove è ancora possibile poter osservare la grandezza delle eruzioni passate e, come, le forme e i colori creati abbiano influito anche sugli usi, costumi e tradizioni delle popolazioni che hanno vissuto alle sue pendici. Ci si concentrerà, inoltre, su luoghi dalla bellezza paesaggistica unici e, forse anche non conosciuti dalla maggior parte delle migliaia di turisti, che ogni anno visitano la “Montagna”.
Si preannuncia, quindi, un percorso che può suscitare, nei visitatori, emozioni e suggestioni che portano al desiderio di andare a visitare fisicamente i luoghi ripercorsi.

L’eruzione del 2001 dell’Etna, quando la Montagna sembrava viva

I sensi raccontano la Val Calanna

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

L’Etna: un meraviglioso insieme di diversi tipi di flora

Etna, un laboratorio naturale dove svolgere esperimenti

Il primo tentativo al mondo (quasi riuscito) di fermare una colata lavica: l’eruzione del 1991-93

La Valle del Leone e l’Ellittico

I primi edifici vulcanici dell’Etna, tra Acicastello ed Acitrezza

La montagna vivente

I diversi nomi della “Muntagna”

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

I Malavoglia

I sensi raccontano Acireale

La continua evoluzione dei Crateri sommitali Etnei

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

L’eruzione del 1669 a Catania

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

I sensi raccontano la Valle del Leone

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

I sensi raccontano I Monti Rossi

I sensi raccontano i Crateri sommitali Etnei

Perché l’Etna è uno dei vulcani più studiati al mondo?

Un vulcano in continua evoluzione

Il Belvedere Etneo

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

L’attività dei Crateri sommitali tra il 2011 e il 2019

Acireale e le sue “timpe”

I sensi raccontano Torre del filosofo

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

Le “tacche” della neve

Una fauna ancora tutta da scoprire

Il Grand Tour in Sicilia

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

Il fiume Aci