Acireale

I sensi raccontano Acireale

vista
Il mare, a più di 180°

La posizione dell’Etna sul mare trova il suo sbocco migliore nella zona delle Timpe.
Da qui, in alcune zone di osservazione panoramica, è possibile osservare  il mare aperto con una panoramica che supera i 180°, con la possibilità di vedere, nei giorni a visibilità più tersa, anche la costa Ionica della Calabria.

gusto
Dove è nata la Granita

Acireale è il luogo di nascita della granita siciliana.
Questa zona è, infatti, uno dei pochi luoghi della Sicilia dove era possibile avere grandi quantità di neve e ghiaccio durante l’inverno, che venivano conservati in ghiacciaie scavate nella roccia e poi distribuiti durante i periodi estivi con dei carretti.
Il ghiaccio veniva aromatizzato con zucchero e uno dei frutti più abbondanti di questa porzione di Sicilia, il limone. Bisogna approfittare, quindi, di una visita ad Acireale per gustare il sapore autentico della granita siciliana.

tatto
Il tepore, anche in inverno

Troverete diversi luoghi e punti di osservazione lungo le scogliere delle Timpe.
In queste zone modellate dal tempo e dal movimento della terra, potrete osservare tante colate di lava affioranti lungo le strade.
Provate ad appoggiarci le mani e sentirete il calore accumulato ed emanato da queste, sia di giorno che di notte ed anche nei periodi più freddi dell’anno.

udito
La potenza del mare

Non c’è niente di più potente del mare in tempesta.
Se siete fortunati, andate nel bordo della timpa durante una tempesta proveniente dai quadranti orientali, udirete la reale potenza del mare, cosi intensa da fare vibrare anche il pavimento sotto i vostri piedi.

olfatto
Il profumo del mare

Le Timpe sono uno dei luoghi Etnei in cui poter cogliere il caratteristico profumo di mare, soprattutto quando si alza la brezza di mare intorno all’ora di pranzo. Godetene a pieni polmoni.

Acireale e le sue “timpe”

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

Il Belvedere Etneo

Il Grand Tour in Sicilia

I primi edifici vulcanici dell’Etna, tra Acicastello ed Acitrezza

I diversi nomi della “Muntagna”

I sensi raccontano I Monti Rossi

Etna, un laboratorio naturale dove svolgere esperimenti

La continua evoluzione dei Crateri sommitali Etnei

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

Il fiume Aci

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

La Valle del Leone e l’Ellittico

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

I sensi raccontano la Valle del Leone

Perché l’Etna è uno dei vulcani più studiati al mondo?

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

Una fauna ancora tutta da scoprire

I sensi raccontano Torre del filosofo

L’Etna: un meraviglioso insieme di diversi tipi di flora

La montagna vivente

I sensi raccontano Acireale

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

L’eruzione del 1669 a Catania

I sensi raccontano la Val Calanna

L’eruzione del 2001 dell’Etna, quando la Montagna sembrava viva

I Malavoglia

Il primo tentativo al mondo (quasi riuscito) di fermare una colata lavica: l’eruzione del 1991-93

I sensi raccontano i Crateri sommitali Etnei

Le “tacche” della neve

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

L’attività dei Crateri sommitali tra il 2011 e il 2019

Un vulcano in continua evoluzione