Il Monte Etna

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

L’Italia è uno dei paesi con il maggiore numero dei vulcani al mondo, principalmente a causa della sua complessa storia geologica. A partire dalla Toscana, in diversi momenti di attività, si è sviluppata una vera e propria catena vulcanica che, nella penisola, ha la sua terminazione con il Vesuvio, e in mare, invece,  con le Isole Eolie.
L’Etna è uno dei vulcani più studiati del mondo proprio per la sua collocazione geografica, abbastanza strana dal punto di vista geologico. Le Isole Eolie, infatti, distanti solo 60 chilometri, si formano a causa della subduzione della placca del Mar Ionio al di sotto della crosta Calabra.
Il riscaldamento della crosta oceanica in subduzione, porta alla fuoriuscita dalla stessa di fluidi che, risalendo, provocano la fusione parziale della litosfera sovrastante. Le composizioni chimiche di questi sistemi, definiti di arco vulcanico-fossa, sono sempre molto simili in tutti i sistemi del mondo.
I magmi dell’Etna hanno, invece, una composizione chimica molto differente da quelli di un sistema arco-fossa, essendo molto più affini, ad esempio, a quelle dei magmi Hawaiani.
Non esistono risposte certe, quindi, alla domanda fatta da questo approfondimento, ma diversi modelli e teorie. Una delle teorie più accreditate afferma che i magmi dell’Etna riescono a risalire attraverso una finestra tettonica che si viene a formare nella parte laterale della placca oceanica ionica in subduzione.

L’attività dei Crateri Sommitali tra il 2011 e il 2019

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I Malavoglia

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Le “tacche” della neve

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

Il Belvedere Etneo

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L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

I sensi raccontano la Val Calanna

I sensi raccontano i Crateri Sommitali

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

L’Etna: un meraviglioso insieme di microclimi e di vegetazione

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico