Il Monte Etna

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

L’Italia è uno dei paesi con il maggiore numero dei vulcani al mondo, principalmente a causa della sua complessa storia geologica. A partire dalla Toscana, in diversi momenti di attività, si è sviluppata una vera e propria catena vulcanica che, nella penisola, ha la sua terminazione con il Vesuvio, e in mare, invece,  con le Isole Eolie.
L’Etna è uno dei vulcani più studiati del mondo proprio per la sua collocazione geografica, abbastanza strana dal punto di vista geologico. Le Isole Eolie, infatti, distanti solo 60 chilometri, si formano a causa della subduzione della placca del Mar Ionio al di sotto della crosta Calabra.
Il riscaldamento della crosta oceanica in subduzione, porta alla fuoriuscita dalla stessa di fluidi che, risalendo, provocano la fusione parziale della litosfera sovrastante. Le composizioni chimiche di questi sistemi, definiti di arco vulcanico-fossa, sono sempre molto simili in tutti i sistemi del mondo.
I magmi dell’Etna hanno, invece, una composizione chimica molto differente da quelli di un sistema arco-fossa, essendo molto più affini, ad esempio, a quelle dei magmi Hawaiani.
Non esistono risposte certe, quindi, alla domanda fatta da questo approfondimento, ma diversi modelli e teorie. Una delle teorie più accreditate afferma che i magmi dell’Etna riescono a risalire attraverso una finestra tettonica che si viene a formare nella parte laterale della placca oceanica ionica in subduzione.

L’Etna: un meraviglioso insieme di microclimi e di vegetazione

I sensi raccontano Torre del Filosofo

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

Il fiume Aci

Etna, la montagna vivente

La Valle del Leone e l’Ellittico

Un Vulcano in continua evoluzione

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

La continua evoluzione dei Crateri Sommitali Etnei

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

Etna, terroir vinicolo d’eccellenza

I diversi nomi della “Muntagna”

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

Il Belvedere Etneo

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

Un insieme faunistico ancora tutto da scoprire

L’eruzione del 1669 a Catania

I Malavoglia

L’eruzione del 2001 dell’Etna, dove l’approccio con i vulcani è cambiato

Acireale e le sue “timpe”

L’attività dei Crateri Sommitali tra il 2011 e il 2019

Le prime manifestazioni vulcaniche Etnee tra Acicastello ed Acitrezza

I sensi raccontano la Val Calanna

I sensi raccontano i Monti Rossi

I sensi raccontano la Valle del Leone

Il monitoraggio vulcanico e la previsione delle eruzioni

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

Le “tacche” della neve

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

I sensi raccontano Acireale

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

Il Grand Tour in Sicilia

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

I sensi raccontano i Crateri Sommitali