Basilica

I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica

A partire dal periodo tardo repubblicano, gli edifici pubblici e le residenze dell’aristocrazia romana erano impreziositi da marmi dalle sfumature candide o vivacemente colorate; il loro utilizzo era finalizzato a dare prestigio agli ambienti che ne erano rivestiti, come nello spazio più importante della Villa del Casale, la Basilica , luogo designato dal dominus per le udienze ufficiali.
Esso era, infatti, l’unico ambiente ad essere completamente rivestito di lastre marmoree provenienti dalle diverse regioni dell’impero, a sottolineare la sua destinazione pubblica  e di rappresentanza.
Osservare la diversa tipologia di marmi che ancora decorano, se pur con molte lacune, la Basilica della Villa del Casale, ci trasporta nelle varie regioni del Mediterraneo; il giallo antico della Numidia, il cipollino originario dell’Isola di Eubea, il verde antico della Tessaglia, l’alabastro dall’Egitto, e l’africano, lo iasense e il pavonazzetto dall’Asia Minore, per non citare le due pregiate tipologie di porfido, rosso e verde, provenienti dall’Egitto e da Sparta.
L’arte romana, in età augustea, per decorare i pavimenti impiegò pochi marmi di una singola varietà, scanditi in alternanze geometriche e distribuiti in grandi lastre omogenee per metterne in risalto il disegno. In seguito, al rigore che accompagnava la composizione, prevalse l’interesse per un accostamento anche disordinato, attraverso l’utilizzo contemporaneo di marmi di diversa provenienza.
Tale scelta era dettata da una motivazione non solo estetica ma anche economica, in quanto l’assemblaggio dei marmi, privo di uno schema ordinato, permetteva il reimpiego anche di lastre che adornavano, in precedenza, altri edifici.
Sebbene gli architetti privilegiassero moduli geometrici derivati dai rapporti metrico – proporzionali del corpo umano, le maestranze coniugavano il disegno allo spazio disponibile.

Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardoantica

Il culto dei Lari

Banchetti e Panegirici animavano la vasta sala, sullo sfondo di un mosaico pavimentale che celebra le prodezze di Ercole

I sensi raccontano la Stanza delle frizioni

I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale

I nuclei principali della Domus

I sensi raccontano la Sala dell’appartamento privato della “piccola caccia”

L’interpretazione astrale del mosaico

I sensi raccontano la Basilica

I sensi raccontano il Frigidarium

Un significato nascosto

Una corsa di Quadrighe, ambientata nel Circo Massimo di Roma, collega la villa alla città centro del potere

Un microcosmo organico: la struttura della villa

La rappresentazione realistica di un corteo termale con una figura femminile di alto rango

I protagonisti del mosaico e gli affreschi a tema militare

Il catalogo di animali

La cattura di animali selvaggi per i giochi dell’Anfiteatro Romano

L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa ed inizi

La visione della corsa dalla tribuna imperiale

Il sacrificio campestre

I sensi raccontano l’Ingresso privato alle terme

Una giornata di caccia alla villa

Il prestigio del Dominus si rivela attraverso gli affreschi parietali

Un simbolo eloquente: Il Signum

La possibile celebrazione di un evento solenne

I sentieri della Virtus, riflesso del Dominus

Un personaggio che ha attirato l’attenzione degli studiosi

I sensi raccontano la Sala Biabsidata

I sensi raccontano il Vestibolo

Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango

Un piccolo vano rappresenta una delle attività del percorso Termale

La Mansio di Philosophiana. Una stazione di sosta

Forme di saluto o rito?

L’apoteosi di Ercole

Un piccolo ambiente utilizzato come ingresso privilegiato alle Terme

Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze

Una teoria di armati per un Dominus dal profilo importante

La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia

La colazione all’aria aperta

I sensi raccontano il Triclinio Triabsidato

Il Latifondo

I protagonisti dei mosaici

I sensi raccontano l’Ambulacro biabsidato – corridoio della “grande caccia”

Un piccolo vano impreziosito dai marmi

Simboli beneauguranti e, forse, le iniziali del nome del committente, decorano il mosaico del vano absidato

I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica

Gli ambienti a carattere semipubblico

Personaggi, di alto rango, raffigurati nei mosaici delle nicchie absidate del Frigidario

Un dialogo tra scene mitologiche e realistiche

Una cerimonia ufficiale per accogliere il Dominus

Un grande porticato colonnato, luogo di raccordo tra gli ambienti

I sensi raccontano il Sacello dei Lari

Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata

I sensi raccontano il Peristilio Quadrangolare

Il profilo del Dominus si nasconde tra le scene rappresentate nei mosaici?