Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata
Gli ambienti e le scene raffigurate nei mosaici della Villa romana del Casale interpretano, in modo eloquente, il profilo che doveva contraddistinguere la figura del dominus, tanto da convalidare alcune tesi avanzate, nel corso degli anni, dagli archeologi.
E’ verosimile, infatti, affermare che la residenza tardoantica, per la sua magnificenza, rifletta la complessità della vita e le attività di un personaggio di elevata condizione sociale, che ha commissionato, al suo interno, un percorso dal carattere pubblico contrapposto ad un secondo, destinato alla sfera privata. La sequenza dei luoghi ufficiali si dispiega a partire dall’ingresso monumentale per inoltrarsi verso il vestibolo
e la parte sud del peristilio quadrangolare
fino al corridoio biabsidato
della “grande caccia” che ha la funzione di nartece, o luogo di passaggio, per chi doveva accedere allo spazio più imponente ed importante di questa vasta architettura, la Basilica
, riservata alle udienze. La ricercatezza dei materiali marmorei che ne rivestivano le pareti e il lastricato in opus sectile
richiama, senza dubbio, la sua funzione di rappresentanza, così come è possibile rilevare sulle pareti di altre aree della villa non adibite ad uso familiare. Il grande corridoio biabsidato che raffigura scene di cattura di animali esotici da portare a Roma per le venationes
ha, inoltre, una funzione di raccordo tra i quartieri della Basilica, del Peristilio e del Triclinio triabsidato
. La successione ordinata di ambienti come il peristilio, il corridoio biabsidato e la Basilica
La basilica è considerata il più importante luogo di rappresentanza, a destinazione pubblica, adibito alle udienze, nel quale il dominus esercitava le sue funzioni. Le sue dimensioni, corrispondenti a, circa, cento piedi romani, su esempio delle basiliche centenarie del tempo, è situata in posizione dominante sul percorso pubblico della villa ed è raggiungibile attraverso una scala a quattro gradini che colma il dislivello di quasi 1, 50 metri con il corridoio della “grande caccia” che assumeva la funzione di zona di passaggio e di attesa. L’ingresso è introdotto dai resti di due enormi colonne di granito rosso con capitelli, forse, di ordine corinzio, che dovevano sorreggere un architrave e anticipare, con le loro dimensioni, la struttura della basilica che si sviluppa secondo misure proporzionali. L’abside posta, a est, in una zona sopraelevata rispetto al resto dell’ambiente, in epoca tardoantica era ricoperta da una volta a catino. Essa era impreziosita, probabilmente, da tessere di mosaico dorate e paste vitree particolarmente brillanti, che davano importanza al luogo che doveva ospitare il seggio del dominus. Sopra di esso, di cui sono rimasti lacerti, si colloca una grande nicchia che si ipotizza dovesse ospitare una statua di Ercole, di cui e stata ritrovata la testa in altra sede. Il pavimento dell’aula rettangolare era, totalmente, decorato da lastre marmoree di diversi colori, provenienti da tutte le regioni del Mediterraneo, ripartite su sette fasce, con moduli circolari e geometrici, visibili ancora oggi. Di fronte al trono si trova una tarsia circolare, nella quale era collocata una rota di porfido. Le pareti dell’aula, introdotte in prossimità del pavimento, da uno zoccolo di marmo venato di color grigio, riproponevano la stessa decorazione in opus sectile, di cui oggi rimane lo strato di preparazione per il fissaggio delle lastre, costituito da coccio pesto e laterizi.
connota, generalmente, i palazzi imperiali, ma è identificabile anche in ville a carattere privato, come quella di Patti
, in Sicilia, dove un’ aula absidata
, si apre direttamente sul peristilio.
Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardoantica
La cattura di animali selvaggi per i giochi dell’Anfiteatro Romano
I sensi raccontano la Sala Biabsidata
L’apoteosi di Ercole
Simboli beneauguranti e, forse, le iniziali del nome del committente, decorano il mosaico del vano absidato
La colazione all’aria aperta
Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango
La rappresentazione realistica di un corteo termale con una figura femminile di alto rango
I protagonisti dei mosaici
I protagonisti del mosaico e gli affreschi a tema militare
I sensi raccontano il Frigidarium
I sensi raccontano la Stanza delle frizioni
Una corsa di Quadrighe, ambientata nel Circo Massimo di Roma, collega la villa alla città centro del potere
I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica
Il culto dei Lari
I sensi raccontano il Vestibolo
Un piccolo ambiente utilizzato come ingresso privilegiato alle Terme
Banchetti e Panegirici animavano la vasta sala, sullo sfondo di un mosaico pavimentale che celebra le prodezze di Ercole
Un microcosmo organico: la struttura della villa
I sensi raccontano l’Ingresso privato alle terme
La possibile celebrazione di un evento solenne
Personaggi, di alto rango, raffigurati nei mosaici delle nicchie absidate del Frigidario
Il prestigio del Dominus si rivela attraverso gli affreschi parietali
Il profilo del Dominus si nasconde tra le scene rappresentate nei mosaici?
Un piccolo vano impreziosito dai marmi
Una teoria di armati per un Dominus dal profilo importante
I nuclei principali della Domus
Gli ambienti a carattere semipubblico
L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa ed inizi
I sensi raccontano la Sala dell’appartamento privato della “piccola caccia”
I sensi raccontano il Sacello dei Lari
Un piccolo vano rappresenta una delle attività del percorso Termale
Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze
La visione della corsa dalla tribuna imperiale
I sensi raccontano il Peristilio Quadrangolare
La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia
I sensi raccontano l’Ambulacro biabsidato – corridoio della “grande caccia”
Un personaggio che ha attirato l’attenzione degli studiosi
Il Latifondo
Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata
Forme di saluto o rito?
Il catalogo di animali
L’interpretazione astrale del mosaico
La Mansio di Philosophiana. Una stazione di sosta
I sensi raccontano la Basilica
Un grande porticato colonnato, luogo di raccordo tra gli ambienti
Un significato nascosto
I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale
Un simbolo eloquente: Il Signum
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.