Ingresso monumentale

I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale

vista
Un portale monumentale fuori dal comune

Il sontuoso ingresso a tre fornici della residenza, in epoca tardoantica, doveva emozionare chi vi faceva ingresso, per la moltitudine di colori che lo arricchivano, a partire dalle tonalità accese dell’intonaco decorato con specchiature geometriche in finto marmo, che riconducevano all’alto rango del dominus. Chi entrava dalle entrate laterali, era osservato dalle coppie di personaggi affrescati. Anche le due fontane simmetriche, poste tra la grande apertura centrale e quelle laterali, restituiscono all’esterno parte delle decorazioni che simulavano vivaci lastre marmoree in contrasto con il candore dei mosaici interni, sormontati da una elegante decorazione con racemi vegetali e uccelli. Alcuni custodi, gli ianitores, sorvegliavano gli ingressi attraverso i quali entrava chi doveva dirigersi verso la grande aula in cui il dominus teneva udienza, la Basilica o verso altri luoghi come le terme pubbliche e il vestibolo. Il muro di cinta della villa si vedeva, già da lontano, innalzarsi nel latifondo, abitato dalle casae dei coloni.

udito
Voci riflesse

Quando ci si avvicina alla maestosa costruzione di cui rimangono monumentali resti, si ha l’impressione di udire, tutt’oggi, le voci delle guardie che custodivano l’entrata e il rumore degli zoccoli dei cavalli che entravano in villa al seguito del dominus, individuabili negli affreschi sul muro orientale che recinta il piazzale. Dalle nicchie che sovrastavano le due fontane rettangolari, oggi solo accostate ai piedritti e a colonne ioniche, sembra di percepire, ancora, il costante rumore dell’acqua che defluiva nelle vasche e animava, con il suo riflesso, i tralci vegetali abitati da uccelli che ne decorano l’interno.

olfatto
Un latifondo intriso di profumi

L’aria è, ancora, intrisa del profumo inebriante della resina degli alberi che, fin dal IV sec d.C., fanno ombra al vasto latifondo accarezzato dal lento scorrere delle stagioni. Davanti all’ingresso monumentale, i carri che trasportavano prodotti come vino, grano, olio e frutta nei magazzini poco distanti, dovevano pervadere l’atmosfera di piacevoli aromi provenienti dai raccolti.

tatto
Solidi materiali per una costruzione elegante

Sfiorare con mano i resti dei conci di pietra calcarea della sontuosa architettura, il residuo intonaco e le tessere di mosaico delle vasche, può dare idea della consistenza dei materiali impiegati per questa imponente costruzione che manifesta l’elevato rango del suo proprietario.

Una teoria di armati per un Dominus dal profilo importante

La Mansio di Philosophiana. Una stazione di sosta

Il prestigio del Dominus si rivela attraverso gli affreschi parietali

La rappresentazione realistica di un corteo termale con una figura femminile di alto rango

I protagonisti del mosaico e gli affreschi a tema militare

L’interpretazione astrale del mosaico

Il catalogo di animali

I sensi raccontano la Sala dell’appartamento privato della “piccola caccia”

I sensi raccontano la Stanza delle frizioni

Un significato nascosto

I sensi raccontano il Frigidarium

La cattura di animali selvaggi per i giochi dell’Anfiteatro Romano

Il culto dei Lari

Forme di saluto o rito?

I sensi raccontano il Peristilio Quadrangolare

Un microcosmo organico: la struttura della villa

I sensi raccontano il Sacello dei Lari

Un grande porticato colonnato, luogo di raccordo tra gli ambienti

La visione della corsa dalla tribuna imperiale

I sensi raccontano la Basilica

Il Latifondo

La possibile celebrazione di un evento solenne

Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata

La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia

L’apoteosi di Ercole

Un personaggio che ha attirato l’attenzione degli studiosi

I sensi raccontano il Triclinio Triabsidato

L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa ed inizi

I nuclei principali della Domus

Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango

Una giornata di caccia alla villa

Banchetti e Panegirici animavano la vasta sala, sullo sfondo di un mosaico pavimentale che celebra le prodezze di Ercole

I sensi raccontano l’Ingresso privato alle terme

I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica

I sensi raccontano la Sala Biabsidata

Un simbolo eloquente: Il Signum

Un dialogo tra scene mitologiche e realistiche

Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardoantica

Una corsa di Quadrighe, ambientata nel Circo Massimo di Roma, collega la villa alla città centro del potere

Gli ambienti a carattere semipubblico

La colazione all’aria aperta

Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze

I protagonisti dei mosaici

I sentieri della Virtus, riflesso del Dominus

Un piccolo ambiente utilizzato come ingresso privilegiato alle Terme

Il sacrificio campestre

Il profilo del Dominus si nasconde tra le scene rappresentate nei mosaici?

Un piccolo vano rappresenta una delle attività del percorso Termale

I sensi raccontano il Vestibolo

Un piccolo vano impreziosito dai marmi

I sensi raccontano l’Ambulacro biabsidato – corridoio della “grande caccia”

Simboli beneauguranti e, forse, le iniziali del nome del committente, decorano il mosaico del vano absidato

Personaggi, di alto rango, raffigurati nei mosaici delle nicchie absidate del Frigidario

I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale

Una cerimonia ufficiale per accogliere il Dominus