Ingresso monumentale

Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango

ingresso monumentale
L’Ingresso monumentale della Villa romana del Casale, introduce ai vari ambienti attraverso una spaziosa corte poligonale. Esso richiama, per la sua particolare struttura, gli archi di trionfo a tre aperture, di cui due poste ai lati della costruzione, e una più grande al centro. L’arco centrale decorato con colonne situate su alti basamenti, aveva un’altezza e una ampiezza maggiori rispetto a quelli laterali. Alla base di ciascun varco, sono presenti soglie lastricate di calcare bianco che riconducono all’utilizzo di portoni a doppio battente, suggeriti dalla presenza di incassi rettangolari su cui ruotavano i cardini delle porte. L’ingresso monumentale, abbellito da colori vivaci, doveva essere arricchito da nicchie e colonne che assumevano una funzione decorativa. Sopra gli archi si estendeva una fascia muraria, intervallata da affreschi geometrici, nella quale si inserivano colonne con sagome piane sporgenti e nicchie che ospitavano statue. Alla base, sono visibili, tutt’oggi, due vasche rettangolari simmetriche in cui sono presenti residui di raffigurazioni a finti marmi. All’interno, esse sono rivestite da un mosaico di tessere bianche che si contrappone ad una elegante decorazione vegetale con uccelli, che ne decora la parte superiore.

L’entrata imponente collegava l’edificio tardoantico, compreso nel latifondo di Philosophiana alla via pubblica ricordata dall’ Itinerarium Antonini che congiungeva Catania ad Agrigento.
L’ingresso, richiama gli archi di trionfo romani per la presenza di un monumentale arco onorario a tre fornici , in origine riccamente decorato e impiegato per accogliere l’autorevole dominus ritenuto il committente della villa.
A Roma, esso veniva eretto per celebrare un personaggio illustre o un generale vittorioso.
L’architettura, presentava un arco a tutto sesto di dimensione maggiore rispetto ai due omonimi laterali e delle porte a battenti che ne permettevano la chiusura.
Tali caratteristiche suggeriscono la duplice funzione che la villa doveva ricoprire nel IV sec. d.C. per il suo dominus: residenza privata ma anche luogo di rappresentanza. Nei piedritti , situati tra i fornici del portale, sono collocate due doppie fontane diverse tra loro per forma, ma accomunate da un impianto simmetrico che da maggiore solennità al portale e ne amplifica la percezione di ricchezza. Le vasche, che accolgono all’entrata dell’Ingresso monumentale, conservano ancora affreschi a finti marmi, visibili all’esterno dei bacini rettangolari e mosaici che ricoprono, invece, le zone interne.

Un personaggio che ha attirato l’attenzione degli studiosi

I sensi raccontano la Sala dell’appartamento privato della “piccola caccia”

I sensi raccontano il Triclinio Triabsidato

Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardoantica

Un microcosmo organico: la struttura della villa

Il prestigio del Dominus si rivela attraverso gli affreschi parietali

Simboli beneauguranti e, forse, le iniziali del nome del committente, decorano il mosaico del vano absidato

Una cerimonia ufficiale per accogliere il Dominus

Una giornata di caccia alla villa

Il sacrificio campestre

I sensi raccontano l’Ambulacro biabsidato – corridoio della “grande caccia”

Gli ambienti a carattere semipubblico

La cattura di animali selvaggi per i giochi dell’Anfiteatro Romano

I nuclei principali della Domus

I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale

La Mansio di Philosophiana. Una stazione di sosta

I protagonisti dei mosaici

Un significato nascosto

Una teoria di armati per un Dominus dal profilo importante

Il Latifondo

Banchetti e Panegirici animavano la vasta sala, sullo sfondo di un mosaico pavimentale che celebra le prodezze di Ercole

La rappresentazione realistica di un corteo termale con una figura femminile di alto rango

La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia

La colazione all’aria aperta

I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica

L’apoteosi di Ercole

Una corsa di Quadrighe, ambientata nel Circo Massimo di Roma, collega la villa alla città centro del potere

Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata

Il catalogo di animali

I sentieri della Virtus, riflesso del Dominus

Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze

Un dialogo tra scene mitologiche e realistiche

Un piccolo vano rappresenta una delle attività del percorso Termale

Un piccolo vano impreziosito dai marmi

Il culto dei Lari

I protagonisti del mosaico e gli affreschi a tema militare

I sensi raccontano la Stanza delle frizioni

Un simbolo eloquente: Il Signum

I sensi raccontano il Peristilio Quadrangolare

I sensi raccontano la Basilica

L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa ed inizi

La possibile celebrazione di un evento solenne

I sensi raccontano il Frigidarium

Forme di saluto o rito?

Personaggi, di alto rango, raffigurati nei mosaici delle nicchie absidate del Frigidario

Il profilo del Dominus si nasconde tra le scene rappresentate nei mosaici?

I sensi raccontano la Sala Biabsidata

Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango

L’interpretazione astrale del mosaico

I sensi raccontano il Vestibolo

Un grande porticato colonnato, luogo di raccordo tra gli ambienti

I sensi raccontano il Sacello dei Lari

Un piccolo ambiente utilizzato come ingresso privilegiato alle Terme

I sensi raccontano l’Ingresso privato alle terme

La visione della corsa dalla tribuna imperiale