Olfatto
Percorso B
Piazza Armerina

[2] Un convivio di aromi

Il grande triclinio diventa un palcoscenico intriso di una moltitudine di odori. Un senatore ha preso posto alla sinistra del dominus ed è raggiunto dall’intenso profumo di essenze orientali, che cosparge gli abiti di una giovane donna poco distante. Distinguere l’aroma del cibo diventa difficile e l’attenzione sembra concentrarsi sulle dolci note della seduzione.
Appena sdraiati sugli ampi divani semicircolari, dopo aver lavato le mani con acqua mescolata a petali di rosa, i commensali sono raggiunti dalle essenze degli olii cosparsi sulla tavola su cui consumano il pasto.
Ad accompagnare l’inizio del banchetto, alcune colombe si levano in volo e diffondono, con il battito delle ali, acqua nebulizzata arricchita di olio profumato.
L’ingresso delle prime portate è davvero scenografico, con una successione di “trionfi” culinari, e l’odore delle pietanze servite rimanda ai prodotti del territorio e a quelli derivati dalla pesca. Tutti sono ampiamente descritti in vari ambienti della residenza tardoantica, come in una grande cartografia delle specie conosciute nel IV sec d.C.
Il dolce aroma del miele si coniuga con le note salate di alcuni cibi contraddistinti da un caleidoscopico tripudio di piante aromatiche.