Peristilio ovoidale

Corte Porticata dell'ingresso
A questo spazio, che collegava vari ambienti della villa tardoantica, si accede dall’esterno, oltrepassando l’imponente ingresso monumentale che accoglie, al suo interno, due ampie vasche semicircolari. La forma della corte porticata e’ delimitata da profili irregolari che ricordano quelli di un ampio pentagono. Un colonnato, impreziosito da capitelli ionici, circonda la parte centrale rivestita da lastre di calcare bianco. La pavimentazione ospita, al centro, una fontana, mentre un mosaico geometrico, con un motivo a squame bicolori, ne decora la parte situata sul perimetro. Un tempo, quest’ultima, doveva essere coperta e sorretta da una lunga trabeazione che poggiava sulle colonne. Ad aumentare i giochi d’acqua, erano presenti due fontane di forma semicircolare, ancora visibili non appena ci si inoltra in questa area di passaggio, interrotta sulla destra, dalle gradinate che conducono al vestibolo.

Il Peristilio, nella domus romana, è costituito da un grande cortile circondato da un quadriportico colonnato. Di norma, tale ambiente aveva la funzione di hortus conclusus, il giardino interno, arricchito con statue e piante ornamentali, spesso con vasche e fontane.
Corti porticate sono state realizzate, anche, per creare spazi aperti, collegati ad ambienti di rappresentanza, come nel caso specifico della Villa del Casale dove il Peristilio, realizzato in zona contigua al grande Triclinio, fungeva da quinta scenica, sottolineata dalla grande nicchia, situata in posizione terminale, opposta all’ingresso della sala tricora.
La composizione geometrica, in questo caso, distaccandosi dalla regola quadrangolare, disegna una forma ovoidale, che ne dilata la prospettiva scenica. Il Peristilio era circondato da un ambulacro, con pilastri e probabile pergolato. Al centro della corte sono state ritrovate alcune tubazioni d’acqua, collocate in asse centrale con ugelli, per creare scenografici giochi d’acqua.