Percorso B
Piazza Armerina
Vista

[5] Un bosco in miniatura

Oltrepassata la tenda che doveva coprire l’ingresso di questo ambiente di rappresentanza, collocato nel percorso privato del Peristilio, lo sguardo doveva essere rapito, come oggi, dalla moltitudine di colori delle tessere che compongono il mosaico del pavimento. Su di esso sono rappresentate tutte le fasi di una battuta di caccia con cani che vede impegnati il dominus con la sua famiglia e alcuni servi. Lo scenario è quello del ricco e rigoglioso paesaggio che circondava la residenza tardoantica, con le specie arboree presenti, in quel tempo, nei boschi. A partire dall’alto, ecco raffigurata la partenza della caccia con un uomo e due levrieri che avanzano con agilità. Alcuni cipressi nascondono la fuga di una volpe inseguita, con un ritmo sempre più dinamico, da altri segugi. Osservate la resa del movimento che traspare anche dal rigonfiamento del mantello purpureo del cacciatore.
Al di sotto, l’azione sembra arrestarsi con la celebrazione di un sacrificio campestre con personaggi di alto rango che, accompagnati da alcuni servi, si dispongono vicino ad un’ara collocata davanti all’effige di Diana, dea della caccia. I colori vivaci delle vesti dei protagonisti risaltano per la loro resa cromatica! Se volgiamo lo sguardo poco più in basso, una colazione all’aria aperta occupa gran parte dell’area tra due registri. L’atmosfera è distesa, i protagonisti, circondati da servi intenti in altri lavori, siedono su un ampio divano semicircolare, davanti alla mensa, riparata da una tenda rossa. Abbassiamo, ancora, lo sguardo e la scena riprende dinamismo con la caccia alla volpe e alla lepre. Un cacciatore a cavallo l’ha avvistata e si sta preparando a colpirla. Al termine di questo magnifico scorcio di vita in villa, è rappresentata la caccia ai cervi e al cinghiale, in un contesto naturale più roccioso e meno verdeggiante, che fa da cornice a momenti più impegnativi di questa attività riservata alla famiglia del dominus e al suo seguito.