Un piccolo gruppo di persone bisbiglia e attende il suo turno poco prima della scalinata di accesso alla basilica: il dominus è appena entrato, con il suo seguito, diretto verso l’abside che ospita il suo seggio. Un uomo srotola, di fretta, gli ultimi documenti, prima di accedere all’interno della grande aula. Il rumore della carta ricomposta sembra dare inizio ai colloqui. L’eco delle voci si disperde nell’immenso spazio, tanto da trasformarsi in un esile suono a cui fa da sottofondo il crepitio delle fiamme dei bracieri e delle torce. Il rientro del dominus da Roma, dopo lungo tempo, sembra richiedere più tempo per le udienze e la sosta ai piedi della basilica invita ad immergersi nella quiete del giardino, abitato da vari tipi di uccelli che si rinfrescano tra gli zampilli della fontana a tre vasche.