Tetrarchia

Il termine significa letteralmente governo di quattro; è stata una forma di potere ideata da Diocleziano, per agevolare il controllo dell’Impero in tutte le sue vaste Province. Dapprima il sistema ebbe inizio con una diarchia, governo di due, allorquando nel 285 d.C., Diocleziano chiamo al suo fianco, in qualità di Caesare, il prode ufficiale Marco Aurelio Valerio Massimiano. elevato al rango di Augustus, nell’anno successivo. Entrambi Augustus di pari dignità, si divisero l’Impero, a Diocleziano l’Oriente e a Massimiano l’Occidente ma, nei fatti, Diocleziano mantenne una supremazia, considerandosi protetto da Giove, mentre Massimiano era protetto da Ercole, figlio di Giove, prendendo così l’appellativo di Erculeo.
Successivamente, nel 293 d.C., per una migliore e più efficace gestione del territorio, Diocleziano decise di dividere l’Impero in quattro parti, costituendo così la Tetrarchia, attribuendo a sé e a Massimiano il titolo di Augustus, affiancati da due Caesari, Costanzo Cloro per l’occidente e Galerio per l’oriente.
La divisione aveva un carattere amministrativo, ma non politico le cui decisioni finali spettavano a Diocleziano nel ruolo di Augustus Maximus.
Tale gestione dell’Impero andò incontro a molte difficoltà, con lotte per la supremazia, condotte da fazioni diverse. La Tetrarchia venne ufficialmente abolita nel 324 d.C. con Costantino che sconfisse l’avversario Licinio, diventando così l’unico Imperatore di Roma.