San Gerlando di Agrigento

Dopo due secoli di dominazione musulmana del territorio, l’avvento dei normanni che conquistarono Agrigento nel 1086, riportò il cristianesimo in terra di Sicilia.
Gerlando, un guerriero di origine celtica, imparentato con gli Altavilla, arrivò ad Agrigento a seguito delle truppe normanne, con la missione di riportare la dottrina cristiana tra le popolazioni.
Fu nominato dallo stesso Gran Conte Ruggero, vescovo della città nel 1088, su indicazione del Papa Urbano II.
Gerlando si adoperò della riorganizzazione della diocesi, e in pochi anni edificò l’episcòpio e la cattedrale che dedicò alla Madonna e a S. Giacomo. Si narra che le sue parole, mentre cercava di convincere ebrei e musulmani a cambiare religione, erano definite “dolci come il miele”.
Per la sua grande opera di conversione, sanificato è oggi patrono di Agrigento, dove è altrettanto sentita la venerazione di San Calogero. Il Santo Patrono si festeggia due volte all’anno: il 25 febbraio, giorno della sua morte, e il 16 giugno.