Il guerriero di Agrigento

Il guerriero di Agrigento è un meraviglioso esempio di scultura greca, il cui stile si definisce “severo” per la rigidità di espressione e movimento delle statue, rispetto alla successiva epoca classica.
L’opera, realizzata intorno al 480-475 a.C. è stata rinvenuta negli anni ’40 del secolo scorso con il torso posato nei pressi del tempio di Zeus Olimpio, mentre la testa e la coscia sono stati individuati nel il tempio di Èracle. La ricomposizione dei frammenti ha permesso di stabilire, da recenti ritrovamenti, che la scultura, in origine,  impugnasse un’arma con la mano sinistra.

Il guerriero di Agrigento
Il guerriero di Agrigento è un meraviglioso esempio di scultura greca di stile severo, datata intorno al 480-475 a.C. I frammenti della statua, una coscia, il busto e la testa, sono stati rinvenuti in punti diversi tra il Tempio di Eracle e quello di Zeus. Da questi tre elementi, che oggi sono stati riassemblati, è possibile dedurre che si trattasse di una figura in movimento, probabilmente un guerriero che impugnava un’arma con la mano sinistra – quest’ultimo frammento è stato rinvenuto solo pochi anni fa. Al Museo Archeologico Pietro Griffo, la statua si presenta nella sua corretta ricomposizione, supportata da un piedistallo. Sul volto sono ben visibili gli occhi, gli zigomi e le labbra, mentre sono scomparsi il naso, le orecchie e la parte sinistra del mento. La statua porta un copricapo, probabilmente in origine un elmo. Il busto è finemente scolpito, con i segni ben chiari della muscolatura.