Il cioccolato: roba da scrittori

Leonardo Sciascia, scrittore italiano, nato a Recalmuto in provincia di Palermo, era solito incontrare, in una piccola bottega di Modica vicino la scalinata De’ Barbieri, Gesualdo Bufalino, illustre poeta.
Seduti uno di fronte all’altro Sciascia, mentre gustava un prelibato pezzo di cioccolata, disse: “Io già lo conosco, l’ho assaggiato molto tempo fa in un piccolo pueblo (villaggio) vicino ad Alicante”.
Nel 1983, sempre a proposito del cioccolato di Modica, puntualizzò e disse: “Altro richiamo per restare alla gola… è di due tipi, alla vaniglia e alla cannella, da mangiare in tocchi o da sciogliere in tazze: di inarrivabile sapore, sicché a chi lo gusta sembra di essere arrivato all’archètipo, all’assoluto, (a chi lo gusta sembra di aver raggiunto qualcosa di eccezionale) e che il cioccolato altrove prodotto – sia pure il più celebrato – ne sia l’adulterazione, la corruzione (l’imitazione del vero cioccolato di Modica)”.