genere

Nel più ricco repertorio di scultura romanica siciliana, ricorrono anche scene di genere o tratte dalla vita quotidiana.
Nell’angolo nord est del chiostro si nota il ciclo dei mesi deIl’anno con la raffigurazione di scene di lavoro.
I “cicli dei mesi” testimoniano il legame indissolubile tra il lavoro e le stagioni e come la vita dell’uomo cambiasse con il loro arrivo.
Tramite questa originale iconografia, scopriamo l’importanza del lavoro manuale, attività salvifica e nobilitante e dello scorrere lento del tempo.
Ogni cosa mutava forma, diventava nuova, le abitudini venivano stravolte così come il cibo, lo stile di vita. A Monreale sono ordinati con una successione rigorosa: a Meridione i mesi dell’Inverno, a Levante i mesi delle Primavera, a Tramontana i mesi dell’estate, a Ponente i mesi dell’Autunno.
In particolare gennaio è un vecchio che scalda il fuoco; febbraio un albero appena potato; marzo un suonatore; aprile la raccolta dei fiori; maggio un cavallo che pascola; giugno la provvista dei frutti; luglio la falciatura del grano; agosto la preparazione della botte; settembre la pigiatura dell’uva; ottobre la semina; novembre la raccolta delle ghiande; dicembre l’uccisione del maiale.
Nella parte superiore, una incisione in latino riporta e indica il mese rappresentato.