Costantino

Figlio di un ufficiale greco, Costanzo Cloro, nominato Augusto al posto di Galerio nel 305 d.C. e di Elena, nacque probabilmente nel 280 a Naisso, in Mesia.
Dopo aver vissuto alla corte di Diocleziano ed essersi trasferito in Britannia, a seguito del padre, divenne imperatore acclamato dall’esercito nel 306 d.C., in un periodo storico di grave tensione politica.
Essa fu causata dagli attriti con il precedente imperatore Massimiano, che Costantino sconfisse nel 310 d.C., e con suo figlio Massenzio, ricordato per lo storico scontro avvenuto nel 312 a Ponte Milvio, in cui il nuovo imperatore riportò la vittoria.
La tradizione narra che essa fu anticipata da una visione in cielo in cui vide impressa nel sole una croce accompagnata dalla scritta “in hoc signo vinces” “sotto questo segno vincerai”.
L’episodio è raccontato solo in un’opera del vescovo Eusebio di Cesarea, vicino collaboratore di Costantino, ma divenne ampiamente rappresentato dagli artisti a partire dal Rinascimento.
Dopo la battaglia di Ponte Milvio, l’Impero si trovava a essere governato da due augusti: Costantino regnava sull’Occidente e Licinio sull’Oriente.
Durante il regno di Costantino che si protrasse fino al 337 d.C, la religione cristiana non fu più solo tollerata ma, con l’Editto di Milano, nel 313, fu garantito ai fedeli il diritto di professare la propria religione e si diede avvio alla costruzione di nuovi edifici di culto, con l’adozione ufficiale del cristogramma, le due lettere iniziali della parola Cristo in greco, sull’insegna imperiale.
Si instaurò quindi, con Costantino, un nuovo rapporto tra Chiesa e Stato e vennero proclamate alcune verità di fede della dottrina cristiana con il Concilio di Nicea, nel 325 d.C.