Anfiteatro Flavio


L’anfiteatro è un edificio tipico dell’architettura pubblica romana, costruito in muratura, di forma circolare o ellittica con varie gradinate sviluppate in altezza. Il significato del nome corrisponde ad uno spazio circolare, intorno all’arena centrale, destinato al pubblico degli spettatori. L’anfiteatro, per la sua struttura e funzione, si differisce dal teatro romano, di forma semicircolare e chiuso da una scena sul lato rettilineo del diametro.
Mentre il teatro era adibito alle rappresentazioni di commedie o tragedie della tradizione classica, per un pubblico più selezionato, l’anfiteatro era destinato agli spettacoli di massa: i giochi gladiatori, chiamati munera, o le venationes, combattimenti fra uomini e bestie feroci, catturate nei vasti territori dell’Impero, in Asia e Africa.
Il più famoso anfiteatro di Roma è il Colosseo, che poteva contenere fino a un massimo di 50 mila spettatori seduti, chiamato in origine Anfiteatro Flavio, perché finito di costruire sotto l’imperatore Tito Flavio Vespasiano. In seguito, gli venne attribuito l’attuale nome di Colosseo, in ragione della colossale statua bronzea dell’imperatore Nerone, collocata nei suoi pressi, a valle della Domus Aurea.